Gianni Longinotti
   
    
    
     27 AGOSTO  1995, TENNO (TN)
PERSONALE     SCOLETTA DELLA CATTEDRALE PADOVA												
" IL REALE - IRREALE " di ALBERTO FIORENZATO 
In ogni periodo storico ci sono fermenti inquietanti ed elementi che si oppongono alla realtá del momento, quasi a volerla caratterizzare con precisa identitá.
Cosí nella scoperta di un  movimento pittorico, nasce un antimovimento.
Alberto Fiorenzato - padovano - nelle sue tavole narra del nostro tempo, della sua angoscia, di presenze inquietanti ed inquiete che sono dentro di noi.
Questi suoi dipinti sono frutto di anni di lavoro assiduo e costante, lavoro condotto con scrupolo e rigore artistico.
Da questa ricerca, che lo assorbe in maniera totale, nasce l’assoluta necessitá di nuovi spazi, di  nuovi cieli.
Inizia allora nel 1985  la lunga serie di viaggi, che lo porterá  a vedere nuovi paesi dell’Europa e fuori continente, conoscere ambienti,persone,nuovi umori di terra.
E’ una ricerca costante tutta permeata di nuovi colori, di nuove emozioni.
Il suo animo cosí sensibile si riempie di queste scoperte.
Ecco nascere le tavole pittoriche ispirate alla Spagna,alla Grecia,all’Olanda,alla malinconia della terra Inglese.
Si avverte in questi dipinti un legame quasi con il "Romanticismo",un "Reale-Irreale" nel quale le sensazioni personali  fanno da filtro.
Cosi’ la corteccia dell’albero con questo suo fondo celeste stinto, la terra sfrangiata di bianco assumono le forme piu’ strane.
Sono forse creature, volti che gridano la loro disperazione  ?
E’ una trasformazione delle due componenti.
Dietro queste pagine di pittura, si avvertono la malinconia e le tentazioni che si richiamano all’uomo, il suo non vivere nel tempo.
E cosí giorno dopo giorno si svolge il racconto di Alberto Fiorenzato.
In questo tempo d’angoscia, di violenza, di prevaricazione dove sembra che l’uomo abbia perso il "Senso" del vivere, questa pittura ci richiama ad  una precisa meditazione.
Nei nostri frequenti colloqui mi diceva l’Alberto:" scavare nella natura é come scavare nell’animo dell’uomo".
Ecco che allora si puo’ capire senza timori di equivoci il suo racconto,i suoi colori, i dubbi, la solitudine, le speranze che convivono in lui.
Non é certo all’apparenza una pittura di facile lettura;porta dentro sé germi di "momenti" lontani, ma se guardata e capita con l’attenzione che essa merita,vi scopriamo tutto quello che noi "oggi" abbiamo perduto.
Borgo Medioevale di Canale
Tenno -TN-
27 agosto 1995